Come spesso mi accade, un’email ricevuta mi fornisce l’argomento che tratterò in questo articolo. Più precisamente un calendar spread sul cotone e alcune considerazioni sul momento delle materie prime.
Il calendar spread è CTZ21-CTN22, è presente nel mio libro sui migliori spread stagionali per quest’anno (a tal proposito a dicembre uscirà la nuova edizione relativa al biennio 2022-2023 aggiornata e migliorata) e ha una finestra stagionale che va da metà agosto/metà settembre fino a metà novembre. Questo il grafico con le due medie stagionali a 5 e 15 anni.
Nell’ultima settimana lo spread ha avuto un forte movimento rialzista a seguito dello stesso forte movimento avuto dal futures del cotone. Essendo lo spread costruito con l’acquisto della consegna più vicina (quella più sensibile ai movimenti del sottostante) e la vendita di quella più lontana, se il trend del cotone è rialzista, quasi certamente lo spread salirà di prezzo.
A conferma della stagionalità ribassista vi mostro il grafico del Seasonality by month.
Come potete vedere negli ultimi 5 anni il mese di ottobre si è chiuso con un ribasso; negli ultimi 15 è successo 12 volte su 15.
Adesso valuto il livello del prezzo. Per prima cosa guardo il grafico del Continuous histogram.
Il grafico mi da un paio di utili informazioni. Per prima cosa lo spread si trova in backwardation (sopra lo zero) e negli ultimi 20 anni ha passato il 20,63% del tempo in backwardation. Tuttavia il 25th-75th percentile range si trova tutto in contango. Un’altra cosa che noto è come in passato lo spread abbia raggiunto una backwardation molto più ampia dell’attuale (quindi non è detto che lo spread non continui a salire).
Un altro grafico che mi dà un interessante informazione è quello del Seasonality stacked.
Il grafico non è tanto interessante per il livello dello spread ma quanto per il fatto che in passato, escluso nel 2013, in questo periodo dell’anno si trovava già in contango (cioè il prezzo era in negativo). Questo conferma l’anomalia del prezzo che, come detto, è dovuta al forte rialzo del sottostante.
L’ultimo grafico che vi mostro riguarda il COT, la posizione netta degli Speculators.
E’ evidente che 80k rappresenta un livello di resistenza e un ritorno al di sotto della posizione netta potrebbe rappresentare l’inizio del calo d’interesse da parte degli Speculators sul cotone. Tuttavia, per esperienza, quando ci sono forti movimenti rialzisti di una materia prima, non è affatto raro assistere alla formazione di una divergenza ribassista prezzo/posizione netta e con l’ultimo rapporto COT ne potrebbe essere iniziata una sul cotone.
A livello di analisi fondamentale, nel suo rapporto di settembre, l'USDA ha stimato un raccolto statunitense 2021-22 di 18,51 milioni di balle. L'area raccolta era stimata in 9,92 milioni di acri, il che implica un'area non raccolta di circa 1,27 milioni di acri. Il tasso di abbandono risultante è di circa l'11,34%. La resa media nazionale per acro raccolto è stata stimata in circa 895 libbre (32 libbre in più rispetto alla media quinquennale). Questo alza le rimanenze finali a 3,70 milioni di balle.
Quindi, a livello di analisi, un po’ tutto suggerisce un calo del cotone e dello spread nelle prossime settimane. Tuttavia è un periodo questo molto favorevole alle materie prime. Anche se assisteremo a un probabile rafforzamento del dollaro americano, la forte crescita dell’inflazione negli Stati Uniti a cui stiamo assistendo e assisteremo anche nel 2022 (al di là di quanto ridicolmente previsto dalla Fed nell’ultimo Economic Projections di settembre) sarà carburante rialzista per un po’ tutte le materie prime. Quindi è molto probabile che assisteremo a diverse stagionalità (quelle ribassiste) che non verranno rispettate.
Io personalmente adesso faccio molta fatica, quando vedo dei forti trend rialzisti, a decidere un ingresso short, anche se su uno spread, anche se tutta la mia analisi concorda su un calo di quella materia prima. Ieri ho aperto solo un contratto short sullo spread multi-leg sul gas naturale (questa la mia analisi) quando i futures del gas naturale guadagnavano quasi il 10%. In chiusura sembra che abbia preso il giusto prezzo d’ingresso ma non ne sono molto convinto.
Assistiamo sempre più di sovente a forti rally su un numero sempre maggiore di materie prime. Avena, gas naturale, cotone… chi la prossima a realizzare un forte rialzo?
Come spesso mi accade, un’email ricevuta mi fornisce l’argomento che tratterò in questo articolo. Più precisamente un calendar spread sul cotone e alcune considerazioni sul momento delle materie prime