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Eur-Gbp e alcune importanti considerazioni

Giovedì Eur-Gbp ha raggiunto anche il secondo target. Se non avete idea di cosa stia parlando, qui trovate la mia analisi del 7 febbraio “Euro e Sterlina, cosa è emerso dai meeting”. Non scrivo questo articolo per autoincensarmi, per dirvi quanto sono bravo. Lo faccio perché voglio fare alcune considerazioni che dovreste non sottovalutare se ci tenete ad avere successo nel trading.

La prima considerazione è che se farete un’analisi completa e corretta avrete l’esatta situazione davanti ai vostri occhi che potete sfruttare a vostro vantaggio. Un esempio lo avete proprio con Eur-Gbp. Nonostante successivamente al mio articolo sia scoppiata la guerra in Ucraina (l’euro è stata la valuta più colpita), nonostante il continuo immobilismo della Lagarde in materia di tassi d’interesse (anche se sembra nelle ultime settimane che qualcosa si possa muovere), l’operazione sta andando come analizzato.

Questo è stato possibile perché, anche grazie a Hannah che aveva svolto la maggior parte dell’analisi, avevo davanti ai miei occhi la reale situazione in cui versavano le due valute e, di conseguenza, le due economie. Sapevo cosa sarebbe successo se le condizioni non fossero mutate. E le condizioni sono mutate, ma se da una parte l’euro ha avuto i suoi eventi negativi, dall’altra l’economia inglese è ulteriormente peggiorata.

Seguire l’evolversi degli eventi e dei dati macroeconomici che si sono susseguiti nelle settimane avvenire, mi ha permesso di tenere sotto controllo l’operazione e di ottenere un guadagno, comunque sia, tutt’altro che facile. Come dico sempre l’unica cosa di facile che c’è nel trading è perdere soldi.

Quello che cerco di trasmettere con i miei libri e i miei articoli è il corretto e chiaro modo di analizzare un mercato, che sia una materia prima o una coppia di valute. Solo così conoscerete la reale situazione in cui si trova quel mercato e come, molto probabilmente, si muoverà nelle successive settimane. Avrete dunque le probabilità dalla vostra parte. Non chiuderete tutte le operazioni in guadagno (nessuno lo fa, nemmeno io), ma se utilizzerete un corretto money management, potrete fare del trading una fonte di guadagno.

Questo è l’unico modo per diventare profittevoli nel trading, dovete mettervelo in testa.

La seconda considerazione è che dovete conoscere bene il mercato che tradate. Dovete sapere come si muove, quali sono i livelli importanti, da cosa viene maggiormente influenzato. Potrei portarvi molti esempi per spiegarvi questo aspetto, prendo Eur-Gbp solo perché è l’ultimo in ordine di tempo.

Io non faccio trading con tutte le coppie di valute, sono una quindicina quelle che utilizzo, le altre non le prendo in considerazione. Una di queste, come avrete capito, è Eur-Gbp. Seguendo la coppia di valute, negli anni mi sono reso conto non solo dei suoi livelli importanti ma anche dei movimenti che solitamente compie.

Una caratteristica è rappresentata dai (molto spesso) forti ritracciamenti che Eur-Gbp compie una volta raggiunti i livelli più importanti, come 0,85100 (primo target) e area 0,85950/0,86300 (secondo target) e che potete vedere evidenziati nel grafico sotto.

Questa caratteristica mi ha portato giovedì a chiudere momentaneamente l’operazione long e ad aprirne una short. Stessa strategia che ho utilizzato in precedenza quando Eur-Gbp ha raggiunto il primo target. In questo modo posso trarre vantaggio dal ritracciamento e rientrare long a un livello più vantaggioso.

Questo tipo di operazioni sono possibili solo se si conosce bene il mercato con cui si sta lavorando. Per questo motivo è importante lavorare, in questo caso, con un numero ridotto di coppie di valute in modo tale da permettervi di concentrarvi solo su ciò che conoscete bene. Ovviamente questo discorso vale per qualsiasi asset, dalle azioni alle materie prime.

Giovedì Eur-Gbp ha raggiunto anche il secondo target. Non scrivo questo articolo per autoincensarmi, per dirvi quanto sono bravo. Lo faccio perché voglio fare alcune considerazioni che dovreste non

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